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20.05.2013 23:34

 

Lavoro, da Bloomberg a Briatore tutti i consigli "utili" dati ai giovani

 

Bloomberg, sindaco di New YorkAndare, camminare, lavorare. E' il consiglio che Michael Bloomberg, milionario imprenditore e sindaco di New York, ha pensato di dare ai suoi giovani cittadini. In particolare, aglistudenti che non eccellono all'università, ai quali il sindaco ha suggerito di abbandonare gli studi per dedicarsi a carriere più proficue e redditizie quali, ad esempio, l'idraulico.

L'appello è stato esplicito: "Per lo studente medio, diventare unidraulico potrebbe essere una soluzione migliore che frequentare Harvard", ha dichiarato Bloomberg, laureato non a caso ad Harvard. Scegliendo di fare l'idraulico, secondo il sindaco-imprenditore, si comincia la carriera con meno debiti ed un salario più alto di uno studente che ha appena terminato il percorso universitario. Consapevoli inoltre di intraprendere un mestiere che"non sarà mai rimpiazzato da un computer". Non solo: scegliendo di abbandonare il college, non si avrà nemmeno il problema di ripagare i "prestiti" che gli studenti americani ottengono per potersi pagare gli studi. Ammortizzando spese che con la carriera universitaria sarebbero onerose: "uno studente spende in quattro anni 40-50 mila dollari in tasse senza guadagnare un soldo", ha continuato Bloomberg, non considerando che negli Stati Uniti esistono università molto più economiche di Harvard che non danno il prestigio ma comunque garantiscono una buona preparazione.
Un appello che il sindaco ha rivolto a tutti gli studenti newyorkesi, eccetto le sue due figlie, Emma e Georgina, entrambe laureate in prestigiosi college.

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Elsa ForneroL'appello di Bloomberg ricorda molto i consigli "inappropriati" elargiti ai giovani dalla classe politica italiana. Resterà sicuramente alla storia il "choosy" del ministro Elsa Fornero ai giovani, invitati a non essere troppo "schizzinosi" nella scelta del lavoro, ma di "prendere la prima offerta e poi vedere da dentro" senza aspettare "il posto ideale". Un'affermazione che scatenò le proteste dei sindacati e degli universitari italiani, stanchi di essereetichettati nel corso degli anni in ogni modo. Come nel 2007 quando, durante la presentazione della Finanziaria, l'allora ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa li definì "bamboccioni", ancora attaccati alle sottane della mamma, invitandoli ad "andare fuori di casa" e sollevando non poche polemiche proprio tra i giovani che videro quella definizione una dileggiatura verso un problema economico e sociale di una generazione precaria.

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Consigli più pratici, simili a quelli dati da Bloomberg, i giovani italiani li ebbero da Maurizio Sacconi. Nel 2010, durante le proteste dei migranti a Rosarno, l'allora ministro del Lavoro invitò i giovani in attesa di un'occupazione più consona alle loro prospettive o più in generale alla ricerca di un lavoro a recarsi nelle campagne a raccogliere le arance "in termini regolari con un semplice buono prepagato", sottolineando la "paradossale" situazione di aree come Rosarno dove c'è "un'altissima disoccupazione italiana e poi si usa il clandestino in forme irregolari per lavori di raccolta".

Flavio BriatoreMa non sono solo i politici a dare consigli di lavoro e carriera agli studenti. Anche il mondo imprenditoriale ha dato il proprio contributo. Bisogna andare indietro nel 2006, quando il managerFlavio Briatore, intervistato da Lucia Annunziata in "In 1/2 h" affermò che i ricchi sono "un esempio per i giovani", condannando chi "criminalizza" quelli che come lui "ce l'hanno fatta".




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